Prato seminato o a rotoli: che tipo di prato seminare?
- si può seminare il prato solo nelle mezze stagioni, in primavera, o meglio in autunno
- il risultato finale arriva dopo mesi, e non andrebbe calpestato a lungo
- potrebbe essere necessaria una seconda semina per ovviare ai difetti della prima
- va irrigato spesso per far germogliare i semi
- nell’attesa potrebbero presentarsi erbe infestanti
- posabile quasi per tutto l’anno
- effetto immediato di prato fitto
- calpestabile dopo poche settimane
- assenza di infestanti
Tra gli svantaggi possiamo segnalare la minor scelta di tipologia d’erba, l’annaffiatura abbondante iniziale, la necessità di personale esperto e quindi anche un costo più elevato.
Contrariamente a quanto si crede, però, il costo totale per il rifacimento di un prato dipende solo in minima parte dal metodo di creazione mentre incidono maggiormente le spese per l’eventuale pulizia dell’area, il livellamento del terreno e la creazione dello strato finale di posa. Ma una volta ottenuto il prato tanto desiderato arriva forse il lavoro più grande, ovvero quello della cura e della manutenzione.
Irrigazione del giardino: un’attività essenziale per la cura del prato
Potrebbe sembrare banale dirlo, ma il prato altro non è che
un insieme di mini piante, che nel tempo sono state selezionate
dall’uomo per il loro aspetto estetico, ideale per creare
tappeti verdi uniformi.
Come tutte le piante, quindi, il prato ha bisogno di acqua per
vivere e crescere, e questa dovrà essere data periodicamente
tramite l’impianto di irrigazione. Rispetto alle piante
normali il prato ha anche una difficoltà in più, ovvero
proprio le dimensioni ridotte della singola piantina, e le radici
ad essa proporzionate. L’acqua quindi non deve mai mancare ed
il programma di irrigazione deve essere regolare e preciso. Vediamo
come.
Irrigazione con acqua piovana recuperata
Il prato di una casa a basso consumo energetico non può certo consumare risorse come in una situazione qualunque, e tra queste l’acqua è un bene fondamentale. Per questo, in fase di costruzione o ristrutturazione, il miglior metodo di irrigazione è quello che prevede la realizzazione di un impianto di recupero dell’acqua piovana, una risorsa ecologica e gratuita che abbiamo durante tutto l’anno.
L’acqua piovana recuperata può essere utilizzata per diverse necessità:
- non a uso umano, come l’irrigazione
- uso umano, come acqua sanitaria
- per elettrodomestici, tipicamente lavatrice e lavastoviglie
Impianto di irrigazione automatico e smart: quale scegliere?
Ottenuta acqua in abbondanza, senza sprechi, puoi anche pensare a come utilizzarla al meglio, senza che questo occupi troppo il tuo tempo. L’irrigazione automatica del giardino è la scelta giusta per massimizzare l’efficienza della gestione, con un lavoro da parte tua ridotto al minimo indispensabile.
Una volta scelto il posizionamento di tutte le componenti si può valutare anche l’aggiunta di apparecchiature che rendono automatica l’irrigazione, senza che ci sia la necessità di aprire e chiudere manualmente l’acqua nei giorni e orari prestabiliti. Anziché i normali timer a batteria hanno ormai preso piede le centraline smart, collegate ad app dedicate su smartphone, o anche direttamente alla domotica di casa.Con queste apparecchiature evolute la programmazione dei cicli di irrigazione è molto semplice, come compilare un qualsiasi calendario di appuntamenti, e si possono spesso
decidere se attivare i singoli ugelli e per quanti minuti, a orari diversi, per determinati giorni della settimana. Le centraline smart sono di due principali categorie: Bluetooth o Wi-Fi.
I modelli Bluetooth hanno le seguenti caratteristiche:
- controllo solo da app su smartphone a una distanza ridotta
- alimentazione elettrica a batteria, da sostituire periodicamente
- impossibilità di controllo remoto
- costo inferiore
La sola connessione Bluetooth consente il controllo e la
programmazione solo in presenza così, ad esempio, in caso di
vacanza, ci si dovrà assicurare di programmare tutto al meglio
prima della partenza ed il programma non potrà essere
modificato da remoto. La batteria, che nel tempo si
scaricherà, non è un grosso limite, poiché
solitamente dura parecchi mesi.
I modelli che invece utilizzano la connessione Wi-Fi hanno pro e
contro:
- controllo su app, con domotica domestica, o anche assistenti vocali
- possibilità di interagire e programmare ovunque ci si trovi
- alimentazione dalla rete elettrica, per cui maggior complessità
- costo più elevato
La connessione Wi-Fi abilita generalmente l’interazione
con i sistemi domotici e gli assistenti vocali più diffusi,
che possono essere utilizzati in sostituzione dell’app
dedicata e della programmazione stilata. Questo permette il
controllo anche a distanza, ovunque ci si trovi nel mondo. La
connessione Wi-Fi 24 ore su 24 consuma più energia, quindi
l’alimentazione a batterie non basta.
La centralina va connessa alla rete elettrica, per questo nel
pozzetto di derivazione deve arrivare anche un cavo di corrente
elettrica: non sempre questo può essere semplice, soprattutto
se la cosa non era stata valutata con il dovuto anticipo. Infine,
la tecnologia superiore ha ovviamente un costo più
elevato.
A entrambi i sistemi può essere abbinato un sensore pioggia,
che rileva le precipitazioni e la loro intensità,
disabilitando le irrigazioni non necessarie. Qualunque sia il tipo
di centralina scelta questi sono i vantaggi:
- irrigazione efficiente senza sprechi
- nessun lavoro necessario, a esclusione della programmazione
- pioggia sfruttata al posto del consumo di acqua
Robot tagliaerba, per un taglio ecologico e metodico
Dopo avere ideato un progetto per un nuovo prato con l’obiettivo di consumare meno risorse possibili, non sarebbe molto coerente utilizzare per il mantenimento un comune rasaerba a motore con combustibile fossile. La soluzione oggi sempre più adottata è quella dei robot tagliaerba.
Come funziona un robot tagliaerba
Se si decide di mettere in pratica il taglio del prato facendo
affidamento a un robot, il nostro prato diventerà quasi esente
da manutenzione, senza inutili consumi e inquinamento. Quando
è il robot a svolgere il lavoro per noi lo fa quasi
quotidianamente, in determinati casi anche più volte al
giorno, dando al prato un costante aspetto perfetto, senza le
tipiche oscillazioni tra la crescita e il successivo taglio
manuale.
I fili d’erba si presenteranno sempre alla stessa altezza che
abbiamo impostato. Il taglio avviene tramite lamette rotanti che si
trovano nella parte sottostante, che producono scarti millimetrici,
che non vanno nemmeno raccolti e diventano subito concime per il
prato. Saranno necessarie solo semplici cure complementari, come la
sistemazione dei bordi, dove il robot tagliaerba non arriva, o in
prossimità di aiuole e altri ostacoli.
Robot tagliaerba con filo perimetrale
La prima tipologia arrivata sul mercato, e ancora presente per
via del suo prezzo più contenuto, è quella dei
robot tagliaerba che per delimitare l’area
di taglio utilizzano il filo perimetrale. Si
tratta di un cavo, nel quale scorre una bassa corrente elettrica, a
filo del terreno, o interrato di pochi millimetri, che va steso
lungo il perimetro del prato da tagliare, ed eventualmente anche
intorno ai vari ostacoli.
I robot con filo perimetrale hanno i seguenti pro e contro:
- costo più contenuto
- adatti quasi ad ogni prato
- facili da utilizzare
- cavo da posare, operazione faticosa per prati grandi
- taglio casuale, senza schemi intelligenti
- non evitano gli ostacoli
Robot tagliaerba smart senza filo perimetrale
Sulla scia di quello che è stato fatto per i robot domestici aspirapolvere o lavapavimenti, anche quelli per il taglio del prato si sono evoluti, aggiungendo principalmente tecnologie in grado di rilevare l’ambiente esterno, e con software decisionali più avanzati, che simulano il comportamento umano.
Per via della loro maggiore complessità hanno sempre delle applicazioni di supporto, che offrono anche molte più opzioni rispetto ai robot più semplici, proprio perché la tecnologia permette maggiore affinamento del comportamento.
Possiamo così riassumere:
- non serve posare il cavo, meno lavoro in fase di installazione
- il taglio è veloce con schemi geometrici intelligenti
- evitano gli ostacoli di ogni genere
- utilizzo più complesso ma con più opzioni
- hanno dei limiti in alcuni prati
- il costo è più elevato
Illuminazione esterna fotovoltaica, il tocco finale
Finalmente hai il tuo prato nuovo e perfetto, abbinato a una casa a risparmio energetico, magari in classe A, il giusto tocco finale è un’illuminazione esterna che segua tutta la filosofia di casa tua.
È anche possibile creare dei punti luce completamente indipendenti, grazie ai lampioni moderni, che montano sulla sommità dei mini pannelli fotovoltaici. All’interno hanno anche una piccola batteria, che accumula energia durante il giorno, e la utilizza per alimentare una lampadina LED, che si accende solo al calare del sole, grazie a un sensore crepuscolare che rileva la mancanza di luce.
È possibile anche creare effetti scenografici e giochi di luce, con paletti LED collegati tra loro da un lungo cavo, il tutto gestito via Wi-Fi da una applicazione dedicata. Si può scegliere orario di accensione, colore dell’illuminazione, cambio di colore in base all’ora o con continue sfumature, esistono persino modelli che possono illuminare con lampi di luce a tempo di musica.
Con la tecnologia si risparmia?
Dotare il prato di tutti gli aiuti e le tecnologie possibili
potrebbe dare l’impressione in un primo momento di spendere
di più. Considerando però che il giardino resterà lo
stesso più o meno per sempre, sul lungo periodo si
risparmierà sicuramente.
Per quanto riguarda l’irrigazione, i sistemi automatici
funzionano per un tempo preciso e prestabilito, senza sprechi
d’acqua e senza irrigazioni troppo abbondanti. Utilizzando
acqua piovana, che è gratis, questa non impatterà sul tuo
consumo idrico. Con il sensore di pioggia inoltre, quando
possibile, possiamo lasciar fare “lavorare la natura”,
senza svolgere quindi un doppio lavoro.
Per quanto riguarda il taglio dell’erba questo lavoro
può essere fatto a mano, con la spesa di un buon rasaerba e
con il tempo necessario ai vari tagli periodici. L’aspetto
però non sarebbe perfetto, per via della lunghezza
dell’erba tra un taglio e l’altro. Lasciar fare il
lavoro a un professionista può essere una buona scelta, ma
comporta una spesa consistente che si ripete ogni anno.
Il robot invece, anche se ha prezzi che vanno da poche centinaia di
euro ad alcune migliaia, è una spesa una tantum, e ti
regalerà un prato sempre perfetto, senza utilizzare nemmeno un
minuto del tuo tempo, se non per qualche piccola rifinitura
periodica. Ovviamente, poi, non consuma carburante, cosa che invece
alimenta la maggior parte dei rasaerba classici.
Un prato ben progettato, e dotato di tutte le comodità
moderne, può quindi essere bello pur mantenendo concetti di
ecosostenibilità e di spesa ridotta.