Temperatura ideale in casa

In questa guida vogliamo spiegarti quale sia la giusta temperatura da tenere in casa, in inverno e in estate, per vivere al meglio i tuoi ambienti e avere una bolletta più leggera.

Quando dovrai scegliere l’impianto di riscaldamento non sarà sufficiente decidere a quale tecnologia affidarti, ma dovrai anche sapere come utilizzare al meglio la soluzione scelta, per avere sempre il giusto livello comfort nella tua casa, tenendo sotto controllo i consumi.

La temperatura ideale per il corpo umano

La premessa fondamentale è che il corpo umano preferisce una temperatura esterna costante, senza sbalzi. Questo perché la temperatura corporea delle persone misura sempre circa 37 gradi, e una temperatura degli ambienti stabile può generare una sorta di equilibrio interno, perché il corpo si abitua. Gli sbalzi, come quando entriamo in una casa troppo calda o troppo fredda in estate, costringono il nostro organismo a riscaldarsi o raffreddarsi per ritrovare l’equilibrio perso.

Fatta questa precisazione, in Italia la giusta temperatura in casa è stabilita da una legge (D.P.R.16 aprile 2013, n.74). Vediamo nel dettaglio le diverse casistiche.

La temperatura ideale in casa in inverno

Nella stagione fredda quindi autunno, inverno, e inizio primavera, la temperatura ideale in casa dovrebbe essere circa 20°C, con una tolleranza di 2 gradi, quindi un minimo di 18°C e un massimo di 22°C.

La soglia minima rappresenta un valore al di sotto del quale quasi tutti avvertiamo freddo, mentre quella massima è il limite oltre il quale si creerebbe un ambiente troppo caldo, col rischio anche di aria troppo secca, e dunque favorendo l’insorgere di malattie respiratorie.

La temperatura ideale in casa in estate

In estate, o primavera inoltrata, in caso di abitazione climatizzata, non si dovrebbe scendere sotto i 26°C, sempre con una tolleranza di 2 gradi in meno. In ogni caso non si dovrebbero avere differenze in estate di più di circa 5-6 gradi con l’esterno.

Questi valori hanno una tolleranza per andare incontro alle preferenze personali, come vedremo più avanti, ma tengono conto anche di problematiche ambientali e sociali (evitare consumi eccessivi è un vantaggio per la comunità).

Spesso si tende a credere che per avere la giusta sensazione di comfort serva avere temperature molto basse, ma in realtà questo non è vero. Bastano pochi gradi in meno rispetto alla calura esterna, e aiuta molto avere l’aria ben deumidificata per togliere la sensazione di afa.

La scelta della temperatura in base al proprio comfort

Perché offrire quindi un ventaglio di scelte così ampio? Perché se anche il nostro corpo ama l’equilibrio, ogni persona ha una diversa percezione delle temperature, e si sente quindi a suo agio con riscaldamento o raffrescamento più o meno intenso. Se per te 20°C possono essere perfetti, potrebbero essere troppo, o troppo poco per qualcun altro, ed è quindi necessaria una certa tolleranza.

L’efficienza e la riduzione dei consumi sono sempre importanti, e per te possono essere il fattore primario da tenere in considerazione, ma per altri il comfort potrebbe essere al primo posto. Si può dire quindi che la giusta temperatura da tenere in casa è un giusto mix tra regole tecniche e buon senso, nonché comodità personale.

Giusta temperatura in casa: quanto si risparmia?

Dopo aver compreso tutti i fattori che portano alla giusta temperatura in casa, si può parlare anche dell’aspetto dei consumi e dei relativi costi in bolletta. Tenere più alta la temperatura di casa tua in inverno, o cercare di raffrescarla più del dovuto in estate, alza necessariamente i consumi, di gas o di elettricità, in base a quale tipo di impianto hai scelto.

Maggiori consumi si traducono ovviamente in maggiori costi alla fine del mese, e dunque nella scelta delle temperature è opportuno anche valutare quanto una piccola variazione nel comfort valga la spesa superiore.

Secondo l’ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ogni grado di differenza permette una riduzione dei consumi fino al 5-6%, una cifra non trascurabile. Nell’arco dei 12 mesi dunque la differenza può essere di centinaia di euro risparmiati.

Per raggiungere questo scopo possono aiutare alcuni piccoli accorgimenti.

In inverno dovresti tenere le zone dove si soggiorna nelle ore centrali della giornata a una temperatura più alta, mentre si può scendere di qualche grado in cucina, poiché gli elettrodomestici ed il piano cottura contribuiranno a riscaldare indirettamente l’ambiente. Nella zona notte invece si può tranquillamente tenere una temperatura più bassa, poiché durante il sonno il nostro corpo si regola diversamente, ed è comunque riscaldato dalla biancheria del letto.

Pompa di calore, termosifoni o climatizzatore: esiste una soluzione più efficiente?

Per avere la giusta temperatura in casa, esiste un metodo di climatizzazione migliore? In realtà ogni sistema può avere i suoi pregi e difetti.

Il sistema considerato più moderno, quello della pompa di calore, si basa proprio sulla temperatura costante con consumi elettrici bassi, ma è necessario fare attenzione al grado di umidità in casa, che dovrebbe non andare oltre il 60%. Se in inverno infatti aiuta ad evitare le malattie respiratorie, in estate potrebbe generare condensa tra l’aria calda e il pavimento freddo (con il raffrescamento a pavimento).

Per questo è sempre necessario abbinare un sistema di VMC (ventilazione meccanica controllata) che mantiene l’aria ossigenata e fresca senza aprire le finestre, e senza generare condensa.

Con i termosifoni si ha generalmente un ottimo comfort in inverno, grazie alla sensazione della fonte di calore nelle vicinanze, ma questo genera differenti temperature in diversi punti delle stanze, rendendo inferiore la qualità del riscaldamento.

In abbinamento ai termosifoni per raffrescare si utilizzano quasi sempre i climatizzatori a split, che raffreddano velocemente le stanze, ma spesso lo fanno troppo, oltre il livello necessario. Si rischiano quindi consumi non necessari, e anche in momenti sbagliati. Di notte, infatti, andrebbero spenti, per un sonno più equilibrato evitando fastidiose correnti d’aria.

 

La scelta della temperatura: un bene anche per la comunità

La giusta temperatura in casa porta dunque comfort e risparmio, ma c’è anche un altro aspetto importante, ovvero l’impatto ambientale e sociale. Preoccuparsi di avere sempre la temperatura ideale in casa, durante tutto l’anno, oltre a generare un risparmio monetario, riduce anche il nostro impatto ambientale personale.

Risparmiare risorse inoltre significa che ogni metro cubo di gas o kWh non utilizzato per casa nostra, sarà disponibile per altri scopi o altri cittadini, diminuendo in generale il fabbisogno nazionale, con risparmio e migliori condizioni ambientali per tutta la collettività.

 

Potrebbero interessarti anche

Impianti di riscaldamento e raffrescamento: differenze, vantaggi e svantaggi

Se stai costruendo una nuova casa, o hai deciso di ristrutturare una vecchia abitazione, dovrai sicuramente decidere a quale impianto di riscaldamento (e raffrescamento) affidarti, o se modificare quello già esistente, per ottenere un maggiore confort abitativo, o un risparmio sulle bollette future. 

In questa guida cercheremo di elencare pregi e difetti dei principali impianti di riscaldamento e climatizzazione domestica, così che tu possa decidere quale sia la soluzione migliore per casa tua.

Cappotto termico: cos’è e come funziona, vantaggi e svantaggi

Quando si parla di abitazioni moderne di nuova costruzione o con importanti ristrutturazioni si sente spesso nominare il cappotto termico, che viene individuato come il principale intervento per migliorare l’efficienza di una casa e il suo comfort abitativo. Ma cos’è esattamente il cappotto?

Il cappotto è proprio ciò che il suo nome suggerisce, ovvero un involucro che protegge la casa dall’ambiente esterno, e in particolare dalla temperatura, più calda o più fredda, che c’è in base alla stagione. Il cappotto può essere applicato all’esterno o all’interno, ed è realizzato con una moltitudine di materiali con caratteristiche diverse. È forse l’intervento che più di tutti innalza l’efficienza energetica di una abitazione.