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Impianti di riscaldamento e raffrescamento: differenze, vantaggi e svantaggi

Se stai costruendo una nuova casa, o hai deciso di ristrutturare una vecchia abitazione, dovrai sicuramente decidere a quale impianto di riscaldamento (e raffrescamento) affidarti, o se modificare quello già esistente, per ottenere un maggiore confort abitativo, o un risparmio sulle bollette future. 

In questa guida cercheremo di elencare pregi e difetti dei principali impianti di riscaldamento e climatizzazione domestica, così che tu possa decidere quale sia la soluzione migliore per casa tua.

Ultimo aggiornamento: 12 giugno 2023

Tipologie di impianti di riscaldamento

Riscaldamento con stufe e caminetti a legna o pellet

Partiamo dal metodo che è visto come quello più tradizionale e, se vogliamo, antico: il riscaldamento a legna o a pellet. Le soluzioni che bruciano legna o pellet continuano ad essere molto apprezzate per diverse ragioni: 

  •  sono considerate eleganti da un punto di vista estetico 
  •  permettono di scaldare molto velocemente un ambiente poiché sono quasi subito operative 
  •  donano una sensazione di confort, soprattutto nella stanza dove si trovano
Tuttavia, non sempre sono di facile installazione, poiché necessitano di una canna fumaria adatta, che potresti dover realizzare da zero o riqualificare. Utilizzando prodotti moderni inoltre avresti una ventola sempre in funzione, con relativo rumore persistente
Bisogna anche sottolineare che le normative per l’uso di questi impianti diventano sempre più restringenti, a causa del forte impatto inquinante della combustione locale, ed è scontato che non possano generare freddo, ma solo calore. 
Probabilmente sono sistemi adatti solo a determinati contesti rurali, o come scelta estetica in abbinamento ad altri impianti principali.

Impianto di riscaldamento con termosifoni

I termosifoni sono tra i metodi di riscaldamento tradizionali, anche se in realtà al giorno d’oggi potresti abbinarli ad altri sistemi più efficienti andando a riutilizzare così qualcosa che è già presente in casa tua.

Tipicamente sono collegati a una caldaia a gas e riscaldano l’ambiente per effetto dell’acqua ad alta temperatura che circola all’interno. Hanno un tempo di intervento né troppo veloce né troppo lento, ma generano comunque dei moti convettivi dell’aria che possono risultare fastidiosi, e tendono alla lunga a macchiare le pareti. 
Ovviamente occupano una determinata posizione, diminuendo le scelte di posizionamento dei mobili, e sono complicati da spostare, poiché necessitano di lavori abbastanza invasivi. 
Possono però essere abbinati a una caldaia a condensazione, più efficiente di quella standard, o addirittura a una pompa di calore, utilizzando acqua a una temperatura più bassa. In questo caso devi verificare però con un tecnico preparato che la cosa sia fattibile in casa tua. Oltre ai più vecchi modelli in ghisa esistono anche quelli in alluminio, meno ingombranti e dall’aspetto più moderno, anche se rischiano in alcuni casi di essere leggermente rumorosi quando a pieno regime. 
Le tradizionali valvole che consentono l’ingresso dell’acqua calda nel termosifone possono essere sostituite con valvole Wi-Fi controllate da termostati smart e sistemi domotici. In questo modo è possibile regolare separatamente le temperature delle diverse stanze, o addirittura escludere alcune zone, generando un discreto risparmio.

Climatizzatori

Con il termine climatizzatori si intendono perlopiù impianti dotati di una grossa unità esterna, e split interni posizionati in una o più stanze. Sono impianti molto conosciuti per il raffrescamento estivo, ma quasi tutti i prodotti moderni sono a Pompa di Calore, ed in grado dunque di generare anche caldo

Anche in questo caso però la costante movimentazione dell’aria può risultare fastidiosa, e non adatta a tutti, e se utilizzati per scaldare creano un comfort limitato, aria molto secca, e continua rumorosità dovuta alle ventole degli split.
In riscaldamento sono quindi più utili nelle mezze stagioni, prima di mettere in funzione un impianto principale, mentre per il raffrescamento fanno un buon lavoro, considerando anche che effettuano una decisa deumidificazione degli ambienti cosa che contribuisce a rendere la casa più confortevole.
In entrambi i casi hanno una buona velocità di intervento, ovvero l’aria che emettono è alla giusta temperatura dopo una manciata di minuti, e la stanza arriva immediatamente alla temperatura desiderata, consentendo anche accensioni all’ultimo minuto. 
È necessario ricordare che serve spazio per la grossa unità esterna, ma esiste anche il vantaggio di poter utilizzare apparecchi diversi per stanze diverse, senza che questi siano connessi tra loro, il che semplifica notevolmente l’installazione.

Fancoil

Forse poco utilizzati in Italia, i fancoil hanno alcuni punti in comune con i climatizzatori, ma funzionano in abbinamento a un normale termogeneratore. Infatti, come i climatizzatori, distribuiscono caldo o freddo tramite una ventola interna, ma la regolazione della temperatura avviene tramite la circolazione di acqua calda o fredda, che arriva da una caldaia o da una pompa di calore.

Presentano i seguenti svantaggi
  • il posizionamento a terra li rende meno fastidiosi per quanto riguarda i getti d’aria, ma più ingombranti per posizionare l’arredamento
  • spesso pensati per ambienti lavorativi e d’ufficio, sono esteticamente meno gradevoli
Sempre come i climatizzatori, hanno il vantaggio di modificare la temperatura del locale molto velocemente, assicurando grande flessibilità di utilizzo, e regolazioni facilmente divise per zona o per stanza. 
Potrebbe essere la scelta ideale in una ristrutturazione per sostituire vecchi termosifoni, senza lavori di adattamento troppo invasivi.
L’impianto può funzionare con normali caldaie, ma si può abbinare anche a moderne pompe di calore, magari alimentate da un impianto fotovoltaico. In questo modo si potrebbe far lavorare il tutto con temperature meno estreme, più basse in inverno e più alte in estate, con relativo risparmio energetico.

Riscaldamento a pavimento

Sicuramente negli ultimi anni avrai sentito parlare spesso del sistema radiante a pavimento, che è quasi sempre quello utilizzato per nuove abitazioni, poiché offre diversi vantaggi oggettivi.

Il primo vantaggio del sistema a pavimento è l’uniformità della sua azione
Al di sotto del pavimento vengono inserite delle serpentine dove circola acqua a diverse temperature, che così può riscaldare o raffreddare tutta la superficie del pavimento. Dunque, la temperatura della stanza cambia in modo uniforme e globale, e in inverno risulta molto piacevole avere un pavimento caldo (ma non bollente) sul quale camminare anche scalzi.
Si tratta anche di un impianto quasi completamente invisibile, senza corpi esterni che impediscono il libero posizionamento di mobili o altro. È sviluppato in due tipologie: 
  •  ad alta inerzia, definito così poiché tutto il massetto, in cui le serpentine sono inserite più in profondità sotto il pavimento, si scalda o si raffredda prima di trasmettere la nuova temperatura alla superfice, e di conseguenza all’ambiente. Questo crea lo svantaggio di tempi di intervento piuttosto lunghi, ma allo stesso tempo quando il termogeneratore si spegne, il pavimento mantiene la temperatura più a lungo
  •  al contrario il sistema a bassa inerzia è inserito appena sotto il pavimento, e per questo i cambiamenti che genera sono più repentini. Si può dunque regolare una stanza molto più velocemente, e gestire anche più facilmente diverse temperature per diverse zone. Per contro, questo sistema appena spento perde velocemente di efficacia, non avendo massetto termoregolato
È opportuno segnalare che:
  •  in fase di ristrutturazione i lavori sono molto invasivi, e in alcune circostanze non si può adattare all’abitazione, spesso per motivi di mancanza di altezza nelle stanze. In alcuni casi il sistema a bassa inerzia può essere utile proprio perché necessita di minore altezza per il suo inserimento
  •  a causa dei lavori necessari, e della quantità di materiale, ha un costo al metro quadro importante, anche se la spesa può essere recuperata nel tempo con il risparmio energetico
Infatti grazie alla sua uniformità ed estensione di azione, il sistema radiante a pavimento richiede temperature basse per il riscaldamento, e non troppo freddo per il raffrescamento, consumando quindi meno energia, e accoppiandosi bene con pompe di calore ad alta efficienza. Il tutto unito a un impianto fotovoltaico diventa un sistema di climatizzazione quasi a consumi zero. 
Bisogna poi ben considerare il vantaggio di generare sia caldo che freddo, con il conseguente risparmio che si ottiene dall’assenza di climatizzatori. È necessaria però una opportuna deumidificazione, magari con ventilazione meccanica controllata, per evitare condensa sul pavimento nelle stagioni calde. 
Inoltre, è anche possibile sceglierlo come impianto in ristrutturazioni, magari usufruendo dei vari Bonus Casa dedicati a riqualificazioni e miglioramenti energetici delle abitazioni.

Riscaldamento a soffitto

L’impianto radiante a soffitto è in pratica un'ulteriore evoluzione di quello a pavimento. Si tratta dell’ultima innovazione del mercato, e potrebbe essere proposto come soluzione migliore anche in situazione di ristrutturazione, poiché porta delle semplificazioni notevoli. Si posa in maniera simile al cartongesso, che ritroviamo come finitura di copertura finale, inserendo delle serpentine tra uno strato di isolante. Dentro le serpentine circola ancora una volta acqua calda o fredda, consentendo di riscaldare o raffreddare l’ambiente. Rispetto al sistema a pavimento ha i seguenti vantaggi

  • non ha ostacoli alla diffusione della temperatura, come mobili o altri oggetti che poggiano a terra. Per questo motivo tutta la superficie può essere utilizzata per la climatizzazione, ottenendo maggiore uniformità e maggiore risparmio. Infatti più è ampia la superficie, più si possono tenere sotto controllo le temperature
  • una volta completati i lavori, l’impianto è completamente invisibile, e anzi può essere sfruttato per giochi architettonici con il cartongesso
  • come per l’impianto a pavimento senza massetto ha un’ottima velocità di intervento e flessibilità di regolazione
  • durante una ristrutturazione lo spazio che il cartongesso va a racchiudere nella parte alta della stanza può anche essere sfruttato per tracciare nuovi impianti elettrici o idraulici, diminuendo la quantità di lavoro su pareti e pavimenti, specialmente nelle vecchie abitazioni dove l’altezza dei locali è generosa
Il costo di installazione è circa il doppio del sistema a pavimento, poiché al materiale bisogna aggiungere la posa del cartongesso. Si abbina sempre ad ogni tipo di generatore, ma la pompa di calore è sempre il preferito per le temperature più controllate e per il possibile abbinamento all’impianto fotovoltaico.

Come scegliere un impianto di riscaldamento

Sono questi i sistemi di riscaldamento e raffreddamento più diffusi, e in alcuni casi potrebbe essere necessario utilizzare combinazioni dei diversi impianti, per limiti tecnici, fisici o anche monetari. 

Utilizzare un buon sistema di climatizzazione per la tua casa ti consente inoltre di poter migliorare la classe energetica dell’edificio, risparmiando sulle bollette, e aumentando il valore dell’immobile in caso di futura vendita.
I moderni impianti possono essere installati anche usufruendo di agevolazioni come il Superbonus 90% o il Bonus Ristrutturazione, mitigando così il problema dei costi. Con i Bonus Casa, infatti, si possono recuperare somme ingenti in future detrazioni dalle tasse, pagando di fatto molto meno per i lavori eseguiti.

Ci impegniamo a scrivere ogni articolo in modo comprensibile e accurato, consultando più fonti e solo quelle attendibili. Data la complessità delle tematiche trattate, e la continua evoluzione del contesto normativo, i contenuti potrebbero non essere aggiornati in tempo reale. Ti invitiamo a consultare sempre i siti governativi.

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