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Ventilazione meccanica controllata: cos’è, come funziona e i benefici per la tua casa

Con abitazioni sempre più efficienti dal punto di vista energetico, si sono evoluti anche i sistemi di climatizzazione che, oltre a diminuire la dipendenza dalle fonti fossili, hanno introdotto nuovi metodi per migliorare il comfort in casa tua, con un occhio di riguardo anche al risparmio.

La ventilazione meccanica controllata (VMC) fa proprio parte di questi impianti, è praticamente una scelta obbligata in una nuova casa con elevata classe energetica ed è anche consigliata in caso di ristrutturazioni importanti.

Ultimo aggiornamento: 19 giugno 2023

Ventilazione Meccanica Controllata

Che cos’è la ventilazione meccanica controllata?

Ma di cosa si tratta esattamente? Semplificando all’estremo il concetto, la VMC è un sistema che estrae aria viziata dall’abitazione, e ne immette di pulita e ossigenata prelevata dall’esterno. Nel far questo però ci sono diversi passaggi che la diversificano da dei banali ventilatori. 

Vediamo insieme quali tipologie esistono e come funzionano nei diversi scenari.

Tipi di ventilazione meccanica controllata e come funzionano

Pur nella sua semplicità concettuale, la VMC esiste in diverse varianti che possono essere adatte a una casa piuttosto che un’altra, oppure più indicate per nuove costruzioni o per ristrutturazioni. La prima distinzione da fare è tra VMC centralizzata o decentralizzata (conosciuta anche come puntuale): 

  • nel primo caso della VMC centralizzata una grande unità centrale integra i ventilatori di estrazione o immissione dell’aria, e tramite delle canalizzazioni, raggiunge le bocchette nelle singole stanze. Per questa sua complessità è facile da installare nelle nuove costruzioni, mentre in case già esistenti necessita di lavori edili invasivi, o della costruzione di controsoffitti e pannellature per nascondere le tubazioni. 
  • nei casi dove si vogliono ridurre i disagi in fase di installazione si potrebbe preferire la VMC decentralizzata, fatta di singole unità più piccole, che vengono posizionate nelle varie stanze, e attraverso i muri comunicano direttamente con l’esterno, come fossero delle prese d’aria. Queste unità sono solitamente esteticamente più gradevoli e molto silenziose, e possono lavorare in maniera sincronizzata anche se si trovano in stanze diverse.

Esistono poi altre varianti e tipi di ventilazione meccanica controllata che si possono scegliere sulla base della propria tipologia di casa:

  •  unità a singolo flusso, in cui l’aria viene estratta dai locali di servizio, cucina e bagni, e quella pulita viene immessa nei locali “nobili”, camere da letto e soggiorno, solitamente tramite semplici prese d’aria che comunicano con l’esterno. È la differenza di pressione creata dall’estrazione che attira la nuova aria dall’esterno
  • unità a doppio flusso, in cui l’aria viene estratta dai locali di servizio, cucina e bagni, e quella pulita viene immessa nei locali “nobili”, camere da letto e soggiorno, ma tramite due ventilatori diversi, che permettono quindi ai due flussi di passare da uno scambiatore di calore che recupera circa il 90% dell’energia termica presente nell’aria
Anche le VMC decentralizzate esistono in versione a doppio flusso, con i due ventilatori che si trovano nella stessa unità, e integrano uno scambiatore di calore.
Il recupero del calore presente nell’aria di scarto è una funzionalità fondamentale delle migliori VMC, e la sua importanza si spiega molto bene nei casi di utilizzo nelle diverse stagioni.

Ventilazione meccanica controllata: pro e contro

Qualunque sia il tipo di VMC scelta per la propria abitazione, lo scopo primario è sempre lo stesso: mantenere l’aria di casa pulita e ossigenata, senza necessità di aprire le finestre, e quindi senza sprecare l’energia utilizzata per portare i locali a una determinata temperatura. 

Come tutti i sistemi moderni ha pro e contro, tra i vantaggi possiamo elencare: 

  • aria di casa sempre fresca e ossigenata 
  • minore deposito di polvere in casa 
  • assenza di pollini o altri allergeni 
  • costante deumidificazione 
  • elimina la formazione di muffa 
La sua installazione può portare anche a svantaggi: 

  • spazio necessario per l’installazione
  • difficoltà nel posizionare i tubi in ristrutturazioni 
  • leggero rumore di fondo costante 
  • per massimizzare l’utilizzo è sconsigliata l’apertura delle finestre 
  • i filtri necessitano di pulizia e controllo programmati

A cosa serve la ventilazione meccanica controllata?

La VMC in inverno

Durante la stagione fredda la spesa delle bollette di casa inevitabilmente si alza, poiché tanta energia viene utilizzata per riscaldare le stanze. Al tempo stesso, però, si tende a vivere troppo in ambienti chiusi e con aria sporca e viziata, e il primo rimedio a questo è fare un ricambio d’aria spalancando le finestre, anche se fuori fa molto freddo.

Facendo così però il calore accumulato in casa con tanta fatica si disperde, costringendo l’impianto di riscaldamento a ricominciare da capo, o quasi. È qui che la VMC può rappresentare una soluzione. 
Tramite un’unità, spesso centralizzata, l’aria viziata di casa viene prelevata ed espulsa, ma contemporaneamente viene aspirata aria pulita da un bocchettone esterno. Quest’aria può contenere comunque inquinanti, polveri sottili, pollini o altri allergeni, e per questo passa attraverso un filtro che la ripulisce. 
In inverno l’aria esterna è ovviamente più fredda di quella interna, e la sua introduzione in casa porta all’abbassamento della temperatura, come se vi fosse una finestra aperta. Ma grazie alla VMC, e allo scambiatore di calore aria-aria al suo interno, l’aria viziata, ma calda, in uscita passa il suo calore a quella in entrata, che così quando viene distribuita nelle stanze non è più fredda, ma ha quasi la stessa temperatura dei locali.
Questa procedura assicura un risparmio energetico notevole, poiché il ricambio d’aria non disperde il lavoro fatto dal riscaldamento, come accade invece aprendo le finestre. 
Nello stesso passaggio, inoltre, viene eliminata l’umidità che si crea naturalmente nell’abitazione, cosa che si amplifica se la casa è dotata di cappotto termico e serramenti particolarmente isolanti che annullano qualsiasi tipo di spiffero. Tutto questo lavoro è fatto dall’unità centrale, dotata di ventilatori, dalla quale partono le tubazioni che raggiungono tutte le stanze, nelle quali poi troviamo delle tipiche bocchette, protette da una griglia.

La VMC in estate

In estate si ripresenta lo stesso problema, ma al contrario. Potresti aver utilizzato il climatizzatore, o il raffrescamento a pavimento, e aprire le finestre contribuirebbe a far tornare il caldo afoso dentro casa. In questo scenario la VMC fa lo stesso identico lavoro, ma questa volta l’aria in uscita raffredda quella in entrata, quindi, mentre viene distribuita negli ambienti la sua temperatura si è già abbassata.
Se casa tua è ben isolata è bene ricordare anche che l’uso di raffrescamento a pavimento potrebbe creare condensa, a causa del contatto tra pavimento freddo e aria calda. La VMC è un aiuto anche in questa situazione, poiché elimina l’umidità dagli ambienti, rendendo ancora una volta l’aria più salubre. 

Esiste anche un vantaggio per chi vive in centri città, o comunque zone particolarmente rumorose: spalancare le finestre può risultare fastidioso per l’inquinamento acustico dell’esterno. Con la VMC ci si può maggiormente isolare acusticamente la tua casa pur mantenendo l’aria pulita.

La VMC come aiuto della pompa di calore

Alcuni modelli di ventilazione meccanica controllata possono anche essere collegati alla gestione della pompa di calore, per “collaborare” nel caso sia necessario riscaldare la casa molto velocemente.
Un caso tipico è quello in cui si rincasa dopo un’assenza prolungata in inverno, e la pompa di calore, che si occupa del riscaldamento, è stata spenta. Si vuole in questi casi raggiungere una temperatura di comfort il più velocemente possibile, e la VMC può essere d’aiuto.
Alcuni modelli, infatti, hanno un collegamento con l’acqua calda, e se la pompa di calore rileva la necessità, può inviare acqua calda allo scambiatore della VMC, che così riscalderà molto di più l’aria in entrata dall’esterno, distribuendo nelle stanze aria nuova ma già tiepida.
Al raggiungimento di una determinata temperatura di comfort questa collaborazione si interrompe, e la VMC torna a fare il suo lavoro normale, senza ausilio di acqua calda.

La VMC per la qualità del sonno

Ti sarà sicuramente capitato di notare che, appena ti svegli la mattina, i locali delle stanze da letto hanno aria decisamente più viziata che nel resto della casa. Secondo alcuni recenti studi, questa situazione peggiora la qualità del sonno, e può intensificare l’insorgere di malattie respiratorie, per la mancanza di ossigeno e per il proliferare di microbi.
La VMC solitamente viene utilizzata 24 ore su 24 (anche se si possono impostare diversi regimi di funzionamento), e per questo il ricambio costante dell’aria avviene anche di notte. L’unità centrale spesso si trova lontano dalla zona notte, per cui non c’è alcun rumore che disturba, mentre l’aria pulita migliora la qualità del sonno, ed elimina al contempo agenti patogeni e inquinamento interno delle stanze. Alla mattina le stanze non hanno il tipico odore di aria viziata, ma si ha la sensazione di aver dormito con la finestra aperta.

Con queste informazioni dovresti aver compreso l’importanza della ventilazione meccanica controllata, e perché sia ormai considerata essenziale in case moderne ed efficienti dal punto di vista energetico. Questo è vero al punto che per ottenere una certificazione energetica in classe A3 o A4, le migliori in graduatoria, la VMC è obbligatoria, poiché unico metodo per mantenere condizioni salutari nell’abitazione senza sprechi di energia.
È stimato che senza VMC, per avere lo stesso ricambio d’aria, si dovrebbero aprire le finestre per 10 minuti ogni due ore, cosa che ovviamente farebbe aumentare a dismisura i consumi per la climatizzazione degli ambienti, e di conseguenza farebbe perdere la certificazione A3 o A4. 

Inoltre è possibile installare la VMC usufruendo dei Bonus Energetici, come il Superbonus 110%. In case dove viene applicato il cappotto isolante esterno, e dove vengono montati serramenti moderni, la VMC è considerata un metodo per evitare la generazione di muffe all’interno dei locali e quindi possibile far rientrare il lavoro tra quelli che ottengono la detrazione fiscale.

Ci impegniamo a scrivere ogni articolo in modo comprensibile e accurato, consultando più fonti e solo quelle attendibili. Data la complessità delle tematiche trattate, e la continua evoluzione del contesto normativo, i contenuti potrebbero non essere aggiornati in tempo reale. Ti invitiamo a consultare sempre i siti governativi.

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