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Bonus prima casa: una guida

L’acquisto della prima casa è da sempre un momento molto importante, e per qualcuno può rappresentare un possibile punto di svolta nella propria vita. Se stai valutando l’acquisto della tua prima casa devi sapere che sussistono alcuni bonus che ti permetteranno, se le condizioni di applicabilità sono verificate, di contenere i costi.

Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024

Bonus prima casa

Quali sono le agevolazioni per l’acquisto della prima casa?

Se hai intenzione di acquistare quella che sarà la tua prima casa devi sapere che esistono alcune agevolazioni che riducono i costi accessori legati all’acquisto, come le imposte di registro, quelle ipotecarie e catastali.
Se acquisti da privati o da imprese che operano in esenzione d’IVA l’imposta di registro che dovrai pagare scende dal 9% al 2% con un minimo di 1.000€, mentre le imposte ipotecarie e catastali avranno un costo fisso pari a 50€ ciascuna.
Se la vendita è soggetta a IVA queste due imposte passano a 200€ ciascuna, mentre l’aliquota IVA scende dal tradizionale 10% al 4%.

Chi può richiedere il Bonus Prima Casa: i requisiti per accedere agli incentivi per l’acquisto della prima casa

Per poter beneficiare delle agevolazioni legate all’acquisto della prima casa devi essere residente nel comune nel quale si trova l’immobile acquistato, o dovrai trasferire la tua residenza entro 18 mesi dall’atto di acquisto.
Deve ovviamente trattarsi di prima casa
, pertanto non devi avere diritti di proprietà, usufrutto o altro tipo di diritti reali su altra abitazione da te acquistata con i bonus prima casa. La casa acquistata non deve inoltre rientrare nelle categorie A1, A/8 o A/9 cioè rientrare nella categoria degli immobili di lusso.
La casa che hai acquistato con il bonus prima casa non potrà essere venduta prima di 5 anni dalla stipula del contratto di acquisto, a condizione che tu non proceda con l’acquisto di un’altra abitazione utilizzata sempre come prima casa. Se venderai la tua prima casa dopo 5 anni l’agevolazione che hai ottenuto per la prima casa non verrà persa.

Bonus under 36: ci sono ancora benefici addizionali?

Sino al 31 dicembre 2023 gli acquirenti di prima casa Under 36, dotati di un ISEE a livello di nucleo non superiore a 40.000€, hanno potuto beneficiare di alcuni incentivi addizionali.
Il decreto legge Milleproroghe di inizio 2024 ha in parte ripristinato tali benefici, con la condizione che il preliminare di acquisto della nuova prima casa sia stato firmato e registrato prima del 31 dicembre 2023. In questo modo gli aventi diritto che perfezioneranno il rogito nel corso del 2024 potranno continuare a beneficiare degli incentivi addizionali a loro spettanti.
Quali sono questi benefici? Esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali; una riduzione del 50% dell’onorario del notaio; credito d’imposta, per gli acquisti con IVA, pari all’IVA corrisposta.

È possibile usufruire delle agevolazioni prima casa due volte?

Puoi accedere agli incentivi per l’acquisto della prima casa più volte in alcuni casi specifici:

  • se hai la necessità di trasferirti in una casa più ampia, per via di un allargamento del nucleo familiare a seguito della nascita di figli;
  • se la tua abitazione si dimostra essere non più adeguata, per via di danneggiamenti provocati da eventi naturali (terremoto, alluvione, ecc…) oppure per disposizioni del comune legate a interventi di ristrutturazione dell’immobile;

In questi casi puoi vendere la prima casa per l’acquisto di un’altra prima casa, perché sono mutate le tue necessità abitative: la vendita della prima casa originaria deve avvenire però entro 12 mesi dall’atto di acquisto della nuova abitazione.

Cos’è il bonus per mobili ed elettrodomestici

Puoi ottenere un incentivo per le spese che hai sostenuto per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici della tua casa nel corso del 2024 sino al 31 dicembre, nella forma di una detrazione Irpef del 50% da ripartire in 10 quote annuali.
Puoi portare a detrazione, per un massimo di 5.000€, le spese sostenute nel corso del 2024, a condizione che per il loro pagamento tu abbia utilizzato un bonifico o carte di debito o credito. Questo incentivo è accessibile solo se hai sostenuto interventi di recupero edilizio o ristrutturazione della tua abitazione, che devono essere iniziati a partire dal 1 gennaio 2023 in avanti. Il tetto massimo di spesa di 5.000€ fa riferimento ad acquisti per una singola unità immobiliare; per questo motivo puoi fare più di una richiesta qualora tu abbia fatto spese per mobili ed elettrodomestici anche per altre unità immobiliari.
Le spese in mobili per le quali puoi ottenere il bonus sono quelle per l’acquisto dei tipici mobili di casa, oltre che dei dispositivi di illuminazione che rappresentano un naturale complemento d’arredo.

Non sono incluse le spese legate all’acquisto di porte, pavimenti o tende oltre che altre tipologie di complementi d’arredo. Le spese legate all’acquisto di elettrodomestici che rientrano nel bonus sono quelle per prodotti certificati a risparmio energetico.

C’è obbligo di invio all’ENEA della documentazione necessaria per ottenere la detrazione per questa tipologia di spese, se le spese sono legate all’acquisto di forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga oppure lavatrici.

Bonus per la ristrutturazione prima casa: cosa sapere

Se intervieni per ristrutturare la prima casa potrai beneficiare di un bonus del 50% sulle spese che hai sostenuto, sino ad un massimo di 96.000€. L’importo può essere detratto dalla tua IRPEF in 10 rate annuali di uguale portata, sino al limite dell’imposta IRPEF dovuta per l’anno e senza che questo generi una eventuale eccedenza da portare negli anni successivi.
I costi legati agli interventi di ristrutturazione che sono ammissibili per il bonus devono essere di manutenzione straordinaria, in quanto quelli di manutenzione ordinaria non sono ammissibili:

  • manutenzione ordinaria: rientrano in questa categoria gli interventi di riparazione e sostituzione di finiture, pavimenti, infissi, intonaci interni e la tinteggiatura delle pareti
  • manutenzione straordinaria: rientrano in questa categoria l’installazione di ascensori e scale, realizzazione ex novo o miglioramento di servizi igienici già esistenti, il frazionamento o l’accorpamento di unità immobiliari

Ci impegniamo a scrivere ogni articolo in modo comprensibile e accurato, consultando più fonti e solo quelle attendibili. Data la complessità delle tematiche trattate, e la continua evoluzione del contesto normativo, i contenuti potrebbero non essere aggiornati in tempo reale. Ti invitiamo a consultare sempre i siti governativi.

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