Energia attiva e reattiva: qual è la differenza
L’energia attiva è l’energia che viene
normalmente contabilizzata nella tua bolletta, e si tratta di
energia che realmente consumi, tramite elettrodomestici,
riscaldamento elettrico, caricatori dei tuoi device, e altro
ancora, ed è solitamente misurata in kWh.
L’energia reattiva è invece assorbita da alcuni
apparecchi, ma è energia necessaria al loro funzionamento che
rimane in circolo, non viene mai effettivamente consumata, e infine
è reimmessa in rete.
Proprio perché non è consumata realmente, in situazioni
normali non viene contabilizzata e non genera una spesa in
bolletta, ma va comunque trasportata tramite la rete di
distribuzione, e dunque genera un certo carico di lavoro per il
gestore.
Cosa consuma e utilizza energia reattiva?
Generalmente gli apparecchi elettrici assorbono
energia elettrica anche quando non sono in funzione, per diversi
motivi. È possibile che la causa siano normali dispersioni
sulla rete, o in alcuni casi è proprio il tipo di prodotto a
richiedere l’uso dell’energia reattiva. Si tratta di un
tipo di energia che circola nell’apparecchio, ma che in
realtà non viene mai utilizzata, ed è poi reimmessa in
rete.
Alcune tipologie di alimentatori sfruttano
l’energia reattiva, così come i motori
elettrici. È raro però che questi strumenti si
trovino in ambito domestico, mentre è molto più frequente
che vengano utilizzati nelle industrie.
In linea generale si può dire che l’energia reattiva
assorbita da una normale abitazione è trascurabile, anche se
potrebbe esserci qualche situazione dove viene maggiormente
sfruttata, come nel caso della ricarica di veicoli
elettrici, che per alcune tipologie fanno appunto uso di
energia reattiva per il funzionamento della ricarica della
batteria.
L’energia reattiva si paga in bolletta?
Proprio perché in quantità trascurabile, è molto raro che l’energia reattiva venga fatturata nelle bollette delle utenze domestiche. Tuttavia, il gestore di rete trasporta questa energia, e quindi anche se non consumata grava sul sistema di dispacciamento e causa delle perdite. Per questi motivi se l’energia reattiva in un impianto supera una certa soglia il gestore applica delle penali che vengono pagate in bolletta.
- utenze in bassa tensione: 1,274 euro/kvarh dal 33% al 75% e 1,689 euro/kvarh oltre il 75%
- utenze in media tensione: 0,456 euro/kvarh dal 33% al 75% e 0,606 euro/kvarh oltre il 75%
Come eliminare e ridurre l’energia reattiva
Nonostante sia raro, potrebbe esserti capitato di incappare nelle penali in bolletta per energia reattiva. Come eliminarla dunque?