Isolamento termico del garage e box auto
Nel caso della costruzione dell’autorimessa da zero,
spesso questa si trova adiacente all’abitazione, con una
parete in comune con essa. Se si tratta di una casa con cappotto
esterno isolante, anche il box deve prevedere, almeno per la parete
in comune, il necessario isolamento termico.
La parete, infatti, se costruita in cemento o con semplici mattoni,
diventerebbe un punto debole della casa, lasciando disperdere il
calore, e generando quindi consumi più alti per la
climatizzazione. Di conseguenza la parete in comune avrà un
cappotto termico, spesso un materiale simile al
polistirolo, all’interno del box stesso
(diversamente dal resto del cappotto della casa, che è esposto
all’esterno).
Questo accorgimento è necessario solo per la parete in comune
con la casa, a meno che non si voglia isolare completamente il box,
per meglio proteggere le automobili dagli sbalzi di temperatura. La
parete ricoperta con l’isolante però non potrà
supportare, ad esempio, mensole o scaffali, se non con
l’ausilio di appositi tasselli, ed entro un certo peso.
L’isolamento del locale è garantito in parte anche dalla
serranda, che in versioni moderne ha nella sua
struttura un materiale leggermente isolante, per garantire un certo
mantenimento della temperatura nonostante il basso spessore.
Box auto in legno: i vantaggi di questa soluzione
Dopo aver studiato il posizionamento, e il rapporto con
l’isolamento dell’abitazione, è necessario pensare
al resto della struttura. Le tre pareti restanti, non a contatto
con la tua casa, possono essere di semplice cemento o blocchi
prefabbricati, mentre per il tetto spesso si opta per una copertura
in legno con travi a vista.
Questa soluzione oltre a essere in parte isolante, è
esteticamente gradevole e permette l’uso di un materiale
più ecosostenibile, che avrà un facile
smaltimento in caso di futura dismissione.
La struttura così completata garantirà un ottimo
servizio, preservando le caratteristiche di
efficienza della casa, e non avrà bisogno di
riscaldamento o raffrescamento nelle diverse stagioni.
Tetto del box auto: le soluzioni innovative e sostenibili
Una volta completata la costruzione o la ristrutturazione del box auto, avrai a disposizione un prezioso "lastrico solare", ovvero il tetto del box, che può essere sfruttato in modo vantaggioso per scopi aggiuntivi, tra cui quelli legati all'energia.
Sfruttare il lastrico solare per l’energia solare
A seconda della zona climatica di residenza, e della posizione
nel terreno di proprietà, il tetto del box può essere
piano o a falde: in entrambi i casi questa superficie si presta
bene per la realizzazione di un impianto
fotovoltaico, sia che si tratti di un impianto nuovo o di
un ampliamento di uno già esistente.
Il box auto può diventare anche la centrale tecnica
del fotovoltaico di casa tua, inclusa la possibilità
di installare le batterie di accumulo. Un complemento ideale
sarebbe l'inclusione di una wallbox per la ricarica dei veicoli
elettrici, che fornisce energia solo quando il fotovoltaico produce
più di quanto la casa consuma, consentendo l'uso
dell'eccedenza per alimentare auto, moto o biciclette
elettriche.
Altre possibilità innovative per il tetto del tuo box auto
Nel caso il box abbia un tetto piano, il fotovoltaico non è
l’unica soluzione per sfruttare questo spazio. Può
essere utilizzato anche per inserire una vasca di recupero
acqua piovana, oppure per la realizzazione di una
zona relax.
In quest’ultimo caso è necessario però fare
riferimento alle normative locali per
ottenere i permessi necessari. Si può procedere senza permessi
solo per modifiche che hanno carattere di temporaneità, pur
rispettando la sicurezza, e quindi con la certezza che vi sia la
tenuta strutturale anche semplicemente per posizionare un gazebo,
delle panchine o simili.
Una destinazione non esclude l’altra: il tuo box auto
può diventare una sorta di hub di sostenibilità
per l’abitazione, con produzione di energia,
recupero acqua per l'irrigazione o altri scopi, e area relax con
consumi zero grazie all’autoconsumo dell’energia
prodotta dal box stesso.
Soluzioni tecnologiche per il box auto: automatizzazione e luci smart
Anche il box auto, come la tua casa, può essere in parte
tecnologico e smart. La prima cosa è dotare la
serranda di apertura motorizzata. Questa, oltre a
rispondere al segnale degli appositi telecomandi, può essere
collegata al wi-fi di casa, ed essere aperta o chiusa tramite
smartphone o assistenti vocali. Si può fare con motori
specifici presenti in commercio oppure con piccoli accessori
acquistabili a parte per pochi euro.
Questa modifica offre anche la possibilità di aprire e
chiudere il box anche da remoto, ovunque ci si trovi, purché
il wi-fi di casa e la connessione internet siano attivi. Allo
stesso modo, anche le luci all’interno del
box possono essere smart. Questo significa che
possono essere collegate all’apertura della serranda, per
accensione e spegnimento automatico, senza necessità di un
interruttore fisico.
Le luci possono anche spegnersi automaticamente in caso di serranda
dimenticata aperta, così da ridurre i consumi energetici
involontari. I consumi possono essere tenuti sotto controllo anche
in base alla tipologia di illuminazione scelta, che sarà
chiaramente a LED, magari con l’uso di strisce luminose,
molto efficaci e con consumi ridotti, oltre che dal gradevole
impatto estetico.
Bonus Box Auto: cosa sapere
Fin qui abbiamo visto tutto quello che potresti fare per avere
un box auto con le migliori caratteristiche, ma ciò che molti
non sanno è che lo Stato offre dei bonus per la
costruzione di nuovi box auto, permettendo così di
recuperare una parte importante delle spese sostenute.
L’agevolazione si ottiene con il meccanismo della
detrazione fiscale, e rientra nel Bonus
Ristrutturazioni, purché si rispettino alcuni requisiti:
- è valida solo per box di nuova costruzione
- il box deve essere pertinenziale, anche per i condomini
- si accede alla detrazione anche per acquisto da un costruttore, ma solo per le spese di realizzazione
Puoi comunque ottenere la detrazione anche se hai un acquistato
un box auto nuovo ma già realizzato, magari insieme a una
nuova casa. Nel caso si proceda da sé alla
costruzione, la detrazione IRPEF (da recuperare in
successive dichiarazioni dei redditi) vale per il 50% della spesa
sostenuta, con un massimale di 96.000 euro.
Nel caso invece vi sia un acquisto da
un’impresa (come anche nel caso di acquisto di nuova
casa) la detrazione è valida per le sole spese imputabili alla
realizzazione, comprovate dai giustificativi. In quest’ultimo
caso, per ottenere il bonus statale, è necessario:
- l’atto di acquisto
- il rendiconto delle spese di costruzione del box
- il bonifico bancario per il pagamento, da scorporare da quello dell’intera abitazione
L’intestatario del bonifico deve essere il beneficiario
della detrazione, anche se la detrazione spetta pure al familiare
convivente, purché nella fattura sia indicata la percentuale
di spesa sostenuta per ciascuno.
Nel caso di aggiunta di un impianto fotovoltaico o di batteria di
accumulo, lo Stato prevede un bonus fotovoltaico apposito che si
somma a quello del box stesso. Infatti anche il risparmio
energetico rientra nel bonus ristrutturazione, ed è possibile
recuperare, sempre tramite detrazione fiscale, il 50% della spesa
sostenuta per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, e
anche per la batteria di accumulo. Il massimale è sempre di
96.000 euro, di cui 48.000 euro recuperabili in 10 rate annuali
uguali tra loro, mediante la dichiarazione dei redditi.
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